ricetta cuculi calabresi senza lievitazione
Nel periodo della Pasqua, a Cosenza e provincia, si prepara un dolce tipico di nome Cuculo, Cuzzupa, Cullura secondo il paese in cui viene preparato.
Le sue origini derivano dalla Magna Grecia e ancora oggi in Grecia il dolce pasquale più diffuso è lo Tsoureki, molto simile al Cuculo cosentino.
In realtà è un dolce preparato in tutta la Calabria e da secoli viene preparato per celebrare la Pasqua cristiana e più anticamente, in
epoca magnogreca, la primavera e la rinascita nel culto delle dee della terra e della fertilità, Demetra e Persefone, che era diffuso in tutta
la Calabria e particolarmente nel territorio di Vibo, l’antica Hipponion.
Si usa incastonare sul cuculo ( che è tipo una treccia dove all’estremità superiore si incastona l’uovo) un uovo in quanto alimento prezioso da consumare
dopo il digiuno della Quaresima ma anche simbolo della vita eterna e augurio di abbondanza e di fertilità.
C’è la tradizione di prepararne uno per ogni membro della famiglia e anche qualcuno da poter regalare, facendo attenzione a mettere sopra numero dispari di uova.
In più si prepara la cuzzupa ( una treccia che si chiude a cerchio ed in modo simmetrico si incastonano un certo numero di uova a seconda la grandezza del cerchio) e
quella più grande si fa per la persona più anziana e importante, più uova si mettono sopra e più le si rende onore.
Per i bambini la cuzzupa si fa a ciambella o a forma di colomba, mentre per le signore si usa la forma di treccia con un uovo ben in vista.
Tradizionalmente anche la suocera la regala al genero e mette nove uova se la promessa di fidanzamento si rinnova o altrimenti sette se a breve avverrà il matrimonio.
Ci sono due tipi di cuculi che si differiscono per consistenza e quindi nella preparazione: uno a biscotto, si fa l’impasto si dà la forma e si inforna, e l’altro a brioche,
si fa l’impasto si dà la forma e si fa lievitare prima di essere infornato.
CUCULO A BISCOTTO
Ingredienti:
1 kg di farina 00
5 uova intere
280 gr di zucchero
150 gr di burro fuso
1 bustina di vanillina
1 limone bio solo la scorza
2 bustine di lievito per dolci
300 dl di latte
Procedimento
In una ciotola capiente miscelare prima tutte le polveri, compreso la scorza, per bene, poi fare un buco al centro e mettere: uova, burro fuso e 250 dl di latte
ed impastare fino a quando non si raggiunge una consistenza ideale che non appiccica più alle mani e quindi si può modellare con tranquillità.
Eventualmente si può aggiungere ancora un po’ di latte fino a raggiungere la consistenza giusta, questo dipende dalla grandezza delle uova.
Si fanno dei bastoncini e li facciamo attorcigliare fra di loro e all’estremità superiore della treccia si incastona un uovo crudo ( precedentemente ben lavato),
sull’uovo si può decidere di mettere due bastoncini di impasto incrociandoli fra di loro oppure lasciarlo libero.
Si spennella sopra con un po’ di latte, o se si vuole più colorato si spennella con un uovo sbattuto, e si mette sopra o del normale zucchero semolato,
o granelli di zucchero o confettini piccoli colorati. Invece se si vuole fare una cuzzupa la treccia si chiude in un cerchio e si incastonano più uova, tutto il resto è uguale.
Si mettono su una teglia forno rivestita con della carta forno e si informano a forno caldo per circa 20 minuti o comunque finché la superficie non diventa leggermente dorata.
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