Articoli da cancellerie, biancheria intima e anche prodotti per la cura delle piante non possono essere acquistati nei supermercati in quanto non sono beni di prima necessità.
Cosi è stato stabilito dall’ultimo decreto del governo. Ed è il motivo per il quale si sono scatenate le proteste delle mamme (che non sanno dove comprare gli articoli di cancelleria che continuano a servire visto che i compiti da fare ci sono sempre )e dei venditori.
Infatti, in questi ultimi giorni, all’interno dei supermercati appaiono avvisi che vietano l’acquisto di articoli da cancelleria, biancheria o anche prodotti di cura delle piante; con addirittura interi reparti o scaffali sbarrati o inaccessibili ai clienti.
Agli esercizi commerciali è infatti consentita solo la vendita dei beni di prima necessità.
Così facendo si evita anche la concorrenza sleale nei confronti di altri negozi, magari specifici come cartolerie, vivai o negozi di abbigliamento, che sono stati costretti alla chiusura dal decreto governativo, al contrario dei supermercati ed in più si favorisce la riduzione dei tempi di attesa dei clienti all’ingresso dei supermercati, poiché una volta all’interno le persone impiegano meno tempo a fare i propri acquisti.
Coronavirus e i nuovi divieti nei supermercati.
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