Nei mesi del lock dow dovuto al coronavirus, le ore di cig legate all’emergenza Coronavirus, hanno superato quota 835 milioni, cifra paragonabile solo al periodo di crisi che va dal 2009 al 2014.
Una cifra fuori misura, che ha reso le operazioni di pagamento davvero complicate, al punto che ci sono stati molti ritardi e alcuni non hanno ancora ricevuto i soldi.
Già prevista nel decreto Cura Italia di marzo per la durata di 9 settimane, la cassa integrazione viene estesa di altre 9 settimane. L’obiettivo è quello di snellire i pagamenti e per questo, la cassa integrazione in deroga sarà ora autorizzata direttamente dall’Inps e non più dalle Regioni, saltando così un passaggio che allungava di molto i tempi per i pagamenti.
Già al momento della prenotazione delle ore di cassa integrazione, sarà possibile erogare una parte della cassa. L’Inps provvederà ad anticipare il 40% dell’assegno totale entro 15 giorni dalla richiesta, per poi provvedere al saldo in un secondo momento, quando avrà ricevuto la documentazione completa con le ore di cassa integrazione effettivamente usufruite.
Il pagamento in contanti per i 190.000 lavoratori che, all’atto della domanda inviata ad aprile scorso hanno scelto questa modalità, avverrà a partire da martedì 26 maggio, mercoledì 27 maggio e giovedì 28 maggio. Per riscuotere la seconda rata, questi lavoratori potranno recarsi presso qualsiasi sportello postale, portando con sè la comunicazione che riceveranno da poste, il documento di identità ed il tesserino di codice fiscale.
Oggi è stata pagata in automaticol’indennità di 600 euro per i lavoratori autonomi prevista dal decreto Rilancio a 1,4 milioni di persone.