Il direttore generale dell’Oms Ghebreyesus, afferma che la pandemia è ancora lontana dalla fine e che la nuova normalità sarà convivere con il virus; per cui nei mesi prossimi si avrà bisogno di molta più resilienza, pazienza e generosità.Inoltre, aggiunge che il peggio deve ancora arrivare, visto l’ambiente e le condizioni attuali che non fanno loro che temere il peggio; ma soprattutto un mondo diviso aiuta il coronavirus a diffondersi. Dopo l’allarme lanciato venerdì scorso su una possibile ripresa della pandemia di coronavirus in autunno, l’Oms non può fare altro che previsioni negative. Ghebreyesus ha poi annunciato anche che l’Oms invierà una squadra di ricercatori in Cina, la prossima settimana, per indagare sulle origini del coronavirus.
Ghebreyesus ha proseguito dicendo che è importante mettere da parte la politicizzazione della pandemia e di restare uniti perché il virus è veloce e uccide e può sfruttare le divisioni.In più dice che questo messaggio non riguarda nessun Paese in particolare ma riguarda tutto il mondo; purtroppo il virus ha ancora molta libertà di movimento e che quindi il problema principale che tutti i Paesi affronteranno nei prossimi mesi è come vivere con questo virus, poiché questa sarà la nuova normalità.
A breve saranno sei mesi da quando l’Oms ha ricevuto le prime segnalazioni di un gruppo di casi di polmonite da causa ignota in Cina.
Questo anniversario coincide con il raggiungimento di 10 milioni di casi di Covid-19 e 500 mila morti.
È arrivato il momento per tutti di riflettere sui progressi fatti e le lezioni imparate, e raccomandare a noi stessi di fare tutto il possibile per salvare vite.Il direttore continua dicendo che sei mesi fa, nessuna persona avrebbe potuto immaginare come la sua vita e il suo mondo sarebbero stati stravolti a causa del nuovo virus.
La pandemia di Covid-19 ha messo in luce il meglio e il peggio dell’umanità; si è potuto assistere In tutto il mondo ad atti commoventi di resilienza, inventiva, solidarietà e gentilezza.Ma si è anche potuto notare segni di stigma, disinformazione e politicizzazione della pandemia
Coronavirus: secondo l’Oms: “Il peggio deve ancora arrivare”
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