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quando i figli non arrivano
Quando una donna prova ad avere un bambino ma non ci riesce, facilmente si angoscia e si abbatte. Però bisogna pensare che è una condizione che accomuna tantissime donne.
E’ importante evitare di colpevolizzarsi e di fare confronti con altre donne,
amiche e parenti, che sembrano rimanere incinte tutte al primo tentativo,
poiché la cosa servirebbe solo a provare senso di inadeguatezza, incapacità aumentando
anche il senso di pressione che si prova. Quando i figli non arrivano Quando i figli non arrivano Quando i figli non arrivano
Sicuramente è normalissimo per una donna con problemi di infertilità, o che sta cercando una gravidanza senza riuscirci, provare una solitudine profonda
causata dalla frustrazione costante del suo desiderio di maternità.
Ma in realtà bisogna sapere in Italia una coppia su cinque non riesce ad avere figli in modo naturale e decide di ricorrere a tecniche di
Procreazione Medicalmente Assistita.
Secondo alcune statistiche, più del 15% delle coppie soffre di infertilità, inoltre quasi la metà delle donne in età fertile (18-49 anni) non ha figli.
Così per riuscire a vivere meglio e con serenità la ricerca di una gravidanza che tarda ad arrivare e rendere questo momento non facile più sopportabile ma
soprattutto riuscire a sentirsi meno sola, seguire alcuni consigli molto utili.
Non colpevolizzarsi.
Capita sovente che le donne che non riescono ad avere un figlio tendono a colpevolizzarsi, visto che nasce in loro la convinzione di non essere in grado, di non
essere capaci e che in pratica ci sia quindi qualcosa in loro stesse che non funziona.
Questo è un pensiero veramente sbagliato, da dover allontanare il più possibile.
Avere un bambino è un evento naturale e la Natura ha i suoi tempi e anche una sua volontà che purtroppo non può essere controllata e che non dipende dalla donna.
Per tanto bisogna pensare che se il bambino non arriva la colpa non è propria e di conseguenza la donna non deve colpevolizzarsi.
Sicuramente, siccome è più che risaputo che superati i 35 anni di età le probabilità di rimanere incinta diminuiscono, può capitare che qualcuna potrebbe
sentirsi “in colpa” nel non averci provato prima.
Ma se non è successo prima magari è perché non si era pronti, non si aveva al proprio fianco la persona giusta, non c’erano le condizioni materiali o la serenità
mentale perché potesse succedere.
Quindi è inutile recriminare o buttarsi addosso ulteriore stress, nel caso si sia scelto di provarci adesso.
Colpevolizzarsi porterà alla formazione di una disposizione d’animo deleteria, prima di tutto per se stessa.
Confrontarsi con persone che vivono la propria stessa esperienza.
Condividere la propria esperienza con altre donne che possono capirci veramente è fondamentale per sentirsi meno sola.
Chi ha problemi di infertilità o difficoltà a concepire ha una grande necessità di parlarne con persone che hanno vissuto o stanno vivendo le stesse
paure, ansie e preoccupazioni.
Effettivamente condividere il proprio problema è il metodo migliore per sentire meno un’angoscia che la solitudine non fa che aumentare.
Quindi è molto utile trovare e conoscere
altre donne che stanno vivendo la stessa propria esperienza, magari ricorrendo ai social o sul web in generale.
Infatti esiste una piattaforma ( CONNEGGS ) gratuita realizzata appositamente per mettere in contatto le donne che stanno cercando di rimanere incinta,
che abbiano problemi di fertilità o meno.
Così facendo si avrà la possibilità di trovare tante aspiranti mamme con cui parlare, confrontarsi, scambiare idee e consigli, con la certezza di essere sempre
ascoltata, senza che il proprio problema venga mai sminuito o banalizzato.
Dedica del tempo a te stessa.
Dedica del tempo a te stessa e alle proprie passioni; ad esempio il giardinaggio, la lettura o del bricolage, cercando di inserirlo il più possibile nella propria routine settimanale per potersi distrarre piacevolmente e concentrarsi in un’attività che si ama fare e che può tenere occupati il cuore e la mente.
Questo è sempre un trucco infallibile, per ritagliarsi un momento fuori dal tempo e ricaricarsi, lasciando andare preoccupazioni, ansie e cattivi pensieri. È utile anche concedersi qualche attenzione in più; magari organizzando un aperitivo con le amiche, facendo shopping, prenotando un weekend alla spa col proprio partner o semplicemente godendosi un bagno rilassante o un bel film romantico.
Queste non sono altro che piccole attenzioni nei confronti della propria persona, che aiuteranno a distrarsi, rilassarsi e sentirsi più serena e realizzata.
Evitare di dare ascolto a chi non ti comprende o ti fa pressione.
E’ molto fastidioso ascoltare le continue domande dei parenti che chiedono quando farai un figlio, soprattutto se ci stai già provando senza risultato e sentirsi regolarmente esortare è seccante.
Non bisogna lasciare che questo genere di pressioni ti scoraggino ancora di più, bisogna rispondere con sincerità che la volontà c’è, ma c’è bisogno di ancora un po’ di tempo.Essere sinceri è sempre la soluzione migliore, anche se si può rispondere che si tratta di un argomento di cui si preferisce non parlare.
L’importante è che non ci si lasci abbattere dalle parole altrui, soprattutto da quelle di chi non capisce appieno ciò che si sta passando e addirittura lo sminuisce.
Occorre, invece, cercare l’ascolto e la comprensione di chi può capirti, come le tante donne che affrontano questo problema e che sono pronte a condividere con te questo difficile percorso.
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