Come fare il vino cotto
Il vino cotto è una ricetta molto antica che appartiene alla tradizione calabrese, e proprio nel cosentino viene chiamato “u vinicuattu”.
Il vino cotto è molto ricco di polifenoli e di antiossidanti, per tanto aiuta a proteggere il sistema cardiovascolare e a prevenire l’invecchiamento cellulare.
Questa è una ricetta che ho visto preparare moltissime volte da mia madre, dalle mie zie, nonna e comunque ne ho sentito sempre parlare
in quanto argomento di spicco durante il periodo delle feste, soprattutto quelle natalizie.
Infatti uno dei principali usi del vino cotto era sui dolci tradizionali di Natale, oppure anche per guarnire la neve fresca appena caduta e poter
quindi preparare la famosa Scirubetta.
Inoltre ricordo che si usava, anche quando si aveva l’influenza, in tal caso bisognava riscaldarne un po’ ed aggiungere del miele per poi berlo.
Il periodo autunnale quando avviene la vendemmia è quello giusto per poter preparare il vino cotto; questo è fatto appunto con il mosto appena uscito dal torchio e messo a bollire per lungo tempo, almeno tre ore circa.
Effettivamente la cottura termina quando risulta cremoso e fluido nello stesso tempo, cioè fino a quando non raggiunge la consistenza ideale affinché si
possa conservare in bottiglia, o in barattolo.
Il vino cotto si conserva per molto tempo in luogo fresco, addirittura se lo si prepara bene e lo si conserva bene anche dopo qualche anno è ancora buono.
Questa è una ricetta che ancora oggi viene preparata e che comunque viene tramandata da generazione in generazione. Oltre ad essere molto semplice da eseguire, bisogna solo avere tempo e pazienza a disposizione da dedicare alla bollitura degli unici due ingredienti, è molto gustosa specialmente se il vino cotto è accompagnato ai dolci tipici natalizi.
Ingredienti
5 litri di mosto
180 gr di zucchero
Procedimento
Bisogna iniziare filtrando il mosto con una garza o un tovagliolo a trama fina.
Mettere il liquido a bollire in una pentola abbastanza grande, poiché il mosto mentre cuoce tende ad alzarsi e quindi c’è il rischio che potrebbe fuoriuscire.
Fare cuocere a lungo circa tre ore o anche di più.
Aggiungere lo zucchero quasi a fine cottura, regolandosi secondo i propri gusti, anche se non deve essere troppo dolce.
Mentre, per quanto riguarda la cottura, non deve diventare troppo asciutto ma deve restare cremoso e fluido.
Aspettare qualche minuto e togliere la schiuma che si è formata in superficie .
Riempire le bottiglie o i vasetti di vetro, sterilizzato precedentemente, metterli poi capovolti per circa dieci minuti.
Inoltre, bisogna sapere che, il vino cotto non si guasta ma dura tanto tempo.
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