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ciambelle fritte salate
ciambelle fritte salate
ciambelle fritte salate
I cullurielli sono una preparazione molto antica e molto preparata in tutta la Calabria, in particolar modo a Cosenza ed in tutta la sua provincia. ciambelle fritte salate
È una ricetta che si realizza con pochi semplici ingredienti: farina, patate lesse, lievito, acqua e sale. ciambelle fritte
I cullurielli si preparano soprattutto durante le festività natalizie, alla vigilia dell’Immacolata e a quella di Natale; ma in realtà sono così buoni che oramai in ogni famiglia calabrese li preparano anche durante il resto dell’anno.
Infatti, come tutte le fritture sia dolci che salate, sono considerati nel cosentino ben auguranti, per tanto ogni sono adatti per ogni festeggiamento.
Inoltre bisogna sapere che con la stessa ricetta è possibile preparare sia una versione salata super gustosa , quindi lasciati semplici oppure imbottiti con filetti di acciughe sott’olio o con la sardella; oppure trasformarli in versione dolce in modo semplicissimo e cioè passandoli nello zucchero semolato quando sono ancora caldi o intingerli nel miele di fichi.
Se preparati con cura, seguendo minuziosamente la ricetta, questi cullurielli sono buonissimi anche il giorno dopo, quindi anche freddi.
Effettivamente ne preparo sempre un po’ in più così il giorno dopo li mangiamo accompagnati con dell’affettato o del formaggio stagionato e anche i bambini hanno ancora un dolcino fatto in casa per il giorno dopo.
Basta conservarli in un contenitore chiuso ed il giorno dopo saranno ancora fragranti.
Ingredienti
1 kg di patate già lesse
1 kg di farina 00
Sale q.b.
1 cubetto di lievito di birra
Olio di semi di arachide ( per friggere )
Filetti di acciughe sott’olio
Sardella calabrese
Zucchero semolato
Procedimento
Mettere 1 kg di patate lessate e schiacciate in un contenitore capiente.
Aggiungere 1 kg di farina e del sale.
Amalgamare velocemente.
Mettere in un bicchiere di acqua tiepida il lievito e farlo sciogliere; dopo di che unirlo alle patate e alla farina precedentemente amalgamate.
Impastare accuratamente, aggiungendo un po’ di acqua o di farina se necessario.
Bisogna impastare fino ad ottenere un panetto liscio e morbido ma non eccessivamente appiccicoso.
Assaggiare un pezzetto di impasto per constatare se è salato al punto giusto, altrimenti aggiungerne ancora ed impastare.
Realizzare delle palline con l’impasto ottenuto e metterle distanziate su un vassoio spolverizzato con della farina.
Dopo di che coprirle con un canovaccio e metterle a lievitare, finché non raddoppiano di volume, in un luogo caldo, magari dopo aver coperto il vassoio o i vassoi con una coperta di lana, almeno per tre ore.
Una volta che le palline di impasto hanno raddoppiato il volume, in una padella ampia e profonda mettere abbondante olio di arachide.
Portare l’olio a temperature ed iniziare a friggere i cullurielli, quindi prelevare una pallina per volta fare un buco al centro e tuffare la ciambella nell’olio.
Friggere i cullurielli finché non diventano uniformemente dorate, a fiamma media.
Una volta dorate metterle a scolare su della carta assorbente.
Se si vuole realizzare la versione dolce, una volta messi sulla carta assorbente passarli, ancora caldi, nello zucchero semolato.
Per la versione imbottita invece, bisogna fare delle palline piccole di impasto già lievitato, fare un buchino al centro e mettere l’acciuga o un po’ di sardella e riformare la pallina, avendo cura che sia ben sigillata, dopo di che friggerle nell’olio caldo fino a doratura sempre.
A casa mia, per accontentare sempre tutti i membri della mia famiglia, quindi sia grandi che bambini, solitamente friggo prima i cullurielli a ciambella.
Di questi a ciambella parte li lascio così come sono e parte li passo dentro lo zucchero semolato subito.
Dopo aver fritto i cullurielli a ciambella, friggo quelli imbottiti a pallina; cosicché se dovesse sporcarsi l’olio con un po’ di farcitura, il sapore di questa non contaminerà tutta la frittura.
Per tanto i cullurielli zuccherati, per i miei bambini, sono “salvi “.
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