pillola anti Covid
L’utilizzo della pillola anti-Covid molnupiravir, che è prodotta da Merck & Co (MSD fuori dagli Stati Uniti e dal Canada) in partnership con Ridgeback Biotherapeutics, è
stato approvato nel Regno Unito; il quale sarà il primo Paese al mondo a dare il via libera al farmaco antivirale per poter curare il Covid-19.
La Mhra, che è l’Agenzia del farmaco del Regno Unito, ha approvato l’utilizzo della pillola per poter trattare la malattia ( dallo stato lieve a quello moderato ) negli adulti
risultati positivi al Coronavirus e che inoltre possiedono almeno un fattore di rischio di poter sviluppare la malattia in forma grave.
Il nome con cui verrà venduto questo nuovo farmaco sarà “Lagevrio”.
Invece, per il momento, il farmaco molnupiravir resta in revisione presso altri enti regolatori internazionali, tipo la statunitense Fda e l’europea Ema.L’Ema, in particolare,
afferma che, secondo gli studi effettuati, emerge che l’antivirale può ridurre la capacità del coronavirus di moltiplicarsi nel corpo, riuscendo così a
prevenire il ricovero o la morte nei pazienti contagiati.
Inoltre aggiunge di essere pronta a fornire consulenza agli Stati membri, affinché possano rendere disponibile questo nuovo trattamento per l’uso
in caso di emergenza, prima di un’autorizzazione all’immissione in commercio.
La Merck dichiara di prevedere la produzione di 10 milioni di dosi entro la fine dell’anno, e almeno 20 milioni nel 2022, se pur in attesa delle possibili
autorizzazioni da parte delle agenzie regolatorie.
Sajid Javid, che è il ministro della Sanità del governo di Boris Johnson, rende noto che il Regno Unito è il primo paese ad approvare un antivirale contro il Covid-19
che può essere assunto a casa.Precisando che l’accordo stipulato prevede la fornitura del farmaco per 480 mila persone nel Regno Unito.
Il molnupiravir è un farmaco antivirale, che durante lo studio clinico di fase 3 eseguito su 775 pazienti ( delle quali 80% infette con le varianti
Delta, Gamma e Mu) ha dimostrato di dimezzare il rischio di ospedalizzazione e morte, nei pazienti adulti con Covid lieve e moderato, che non fossero
vaccinati e fossero a rischio di sviluppare una forma severa della malattia.
Risultati definiti dallo immunologo Anthony Fauci, consulente della Casa Bianca per la pandemia, «impressionanti» a tal punto che era stato sospeso
il reclutamento dei volontari per la superiorità del farmaco rispetto al placebo.
In realtà i ricercatori della Emory University di Atlanta (Stati Uniti) lavorano al molnupiravir già dal 2013.Poi, con l’arrivo del Covid si è pensato che il principio
attivo del farmaco potesse risultare una potenziale terapia anti-influenzale ad ampio spettro; infatti in fase pre clinica ha bloccato in
24 ore la trasmissione di Sars-Cov-2 nei furetti.
Secondo quanto spiega Cristina Marrone, il farmaco di Merck & Co. non bersaglia la proteina spike del virus, altamente mutagena (come invece
fanno i principali vaccini che attualmente vengono utilizzati contro il Coronavirus), di conseguenza dovrebbe mantenere una efficacia costante in
modo indipendente dalle varianti.
Il molnupiravir agisce contro la polimerasi virale, un enzima di cui il nuovo coronavirus necessita per replicarsi dentro al nostro corpo.
Il farmaco è stato creato affinché possa introdurre errori nel codice genetico del virus, impedendone così la duplicazione.Il medicinale blocca Sars-CoV-2
senza dover ricorrere al lavoro del sistema immunitario.
Il farmaco è da somministrare per via orale, precisamente sono 800 mg due volte al giorno per cinque giorni e risulta efficace se viene utilizzato nelle
prime fasi dell’infezione; per cui il fattore tempo sembra essere fondamentale per l’efficacia del farmaco.
Ogni ciclo di terapia costerà 700 dollari.
Ma l’azienda ha concesso una licenza royalty-free a Medicines Patent Pool, si tratta di un’organizzazione no-profit sostenuta dall’Onu che vuole rendere
le cure mediche accessibili a tutti.
Questo accordo consentirà alle aziende di 105 Paesi più poveri (soprattutto in Africa e Asia) di produrre e vendere la pillola anti-Covid a basso costo.
Merck, Ridgeback Botherapeutics e la Emory University di Atlanta (cui si deve la scoperta della molecola), non riceveranno royalty
per le vendite del farmaco fino a quando il Covid-19 verrà considerato e quindi classificato dall’Organizzazione mondiale della sanità, come
un’emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale.
Inoltre secondo all’accordo di licenza, Merck-MSD, si continuerebbe a produrre e vendere il farmaco nelle nazioni ricche e in molte nazioni a reddito medio a prezzi più alti.
Per il momento solo il Regno Unito ha approvato il farmaco, ma già si nota la corsa per poterselo accaparrare.Infatti al 27 ottobre la Franci
a aveva già ordinato 50 mila dosi, gli Stati Uniti 1,7 milioni.
Mentre la Nuova Zelanda, Australia e Corea del Sud, Taiwan, Singapore e Malesia avrebbero già firmato contratti per poter acquistare il farmaco
o per poter avere la licenza a produrlo “ in casa “.
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