favole ai bambini
Raccontare ai bambini più storie aiuta la loro capacità d’apprendimento e anche la creatività.
Bisogna sapere che è fondamentale ed anche molto importante riprendere l’abitudine di leggere favole
e racconti ai propri figli, fin dalla più tenera età e questo perché si sollecita l’immaginazione,
la curiosità e la capacità di dialogo.
Inoltre si migliora anche il vocabolario dei bambini che, circa fino ai tre anni, dipende tantissimo
da quello dei genitori.
Ultimamente si ha la tendenza a lamentarsi molto delle nuove generazioni, che vengono
definiti giovani disimpegnati, distratti, poveri di lessico e di emozioni.
Lamentarsi, come per tutte le cose, non serve a granché, bisogna lavorare sulla formazione
dei bambini partendo dall’età dell’infanzia, dove il ruolo di un padre e di una madre è determinante per la crescita.
Attualmente, purtroppo, si è persa l’abitudine, che invece sia i nostri cara ai nostri genitori che
i nostri nonni avevano, di raccontare storie ai bambini, utili ad avvicinarli al linguaggio e per
migliorare la loro capacità di apprendimento.
Lo psicologo infantile Massimo Ammaniti, riporta i risultati di una ricerca, guidata dal pediatra John
Hutton dell’ospedale pediatrico di Cincinnati e pubblicata sul Journal of Pediatrics.
Durante questa ricerca gli studiosi hanno esaminato l’attività cerebrale di un gruppo di bambini
in età tra i 3 e i 5 anni, mediante la risonanza magnetica, mentre ascoltavano storie che venivano loro raccontate.
Gli studiosi hanno potuto constatare una maggiore attività del cervello, infatti quando i bambini
ascoltano una storia nella loro testa, scatta un vero e proprio film, capace di sviluppare immaginazione e curiosità.
Praticamente avviene la ricostruzione di un fatto, di una narrazione, che va a stimolare la creatività dei bambini.
Inoltre lo psicologo Ammaniti, ricorda che l’American Academy of Pediatrics, raccomanda,
insistentemente, che i genitori raccontino storie e favole ai figli fin dalla più piccola età.
È anche molto importante sapere che una ricerca in Kansas, ha dimostrato come una
quota tra l’86 e il 98 per cento delle parole pronunciate dai bambini a tre anni, dipendono
direttamente al vocabolario dei genitori, alla durata delle conversazioni e allo stile del dialogo.
Tutti questi sono degli ottimi motivi per riprendere la buona abitudine nelle nostre case a
leggere storie ai bambini, dall’infanzia all’adolescenza, per poterli incuriosire, stimolare e anche educare al meglio.
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