digrignare i denti
Digrignare i denti nel sonno è un disturbo che prende il nome di bruxismo e per poter essere curato c’è il bisogno di un intervento multi-specialistico è primo
fra tutto occorre l’intervento dell’odontoiatra.
Il bruxismo è una patologia che causa l’abitudine involontaria a serrare o digrignare i denti.
Questa abitudine malsana si verifica solitamente durante il sonno, anche se può accadere con una certa frequenza anche durante il giorno.
L’American Academy of Sleep Medicine (2005), definisce il bruxismo come una funzione diversa da quella principale cui è deputata la bocca, che consiste nel
digrignare o stringere i denti durante il sonno e pure da un eccessivo numero di micro risvegli.
La conseguenza principale del digrignare i denti causa innanzitutto un’usura dei denti stessi; però il danneggiamento è minore nel caso in cui il bruxismo consiste solo
nel serrare i denti, anche se si possono formare delle micro lesioni dello smalto generate dalla pressione e ciò può anche provocare la frattura dei denti e delle protesi
ortodontiche eventualmente presenti.
Inoltre, il bruxismo, può causare anche affaticamento e dolore della muscolatura masticatoria, affaticamento che può andare a coinvolgere pure i muscoli del collo e delle
spalle, dando origine in alcuni casi cefalea e dolore facciale.
Anzi alcune volte possono anche manifestarsi vertigini o acufeni.
Il medico specialista può iniziare a sospettare di essere davanti a un caso di bruxismo quando nota uno o più di questi segni:
quando un paziente racconta di svegliarsi digrignando i denti, quando sui denti sono presenti delle lesioni dello smalto, si verifica affaticamento muscolare e dolore
ai muscoli della masticazione, si può notare un abnorme sviluppo dei muscoli della guancia, si soffre di cefalea o ci sono vertigini o acufeni.
Invece, se si osserva questa patologia dal punto di vista psicologico, si può ritenere che il bruxismo è legato a una personalità ansiosa e allo stress.
Inoltre i pazienti affetti da bruxismo, generalmente, manifestano livelli più alti della media di depressione, ostilità e sensibilità allo stress.
È interessante sapere che la maggior parte dei cinquantenni che hanno questa malattia, sono single e hanno un’istruzione elevata.
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