coronavirus regole
Sileri afferma che a maggio probabilmente ci sarà la fine dell’obbligo mascherine al chiuso.
Il ministero della Salute, visto l’andamento dell’epidemia, sta discutendo la possibilità di imporre l’uso della mascherina pure nel mese di maggio.
Dal primo maggio si alleggeriranno ancora le regole per quanto riguarda la gestione della pandemia e tenendo in considerazione le disposizioni attuali, probabilmente
verranno a cadere tutti gli obblighi che riguardano il Green pass e le mascherine.
Effettivamente secondo il decreto Covid del 24 marzo, restano in vigore soltanto fino al 30 aprile l’obbligo di green pass base, rafforzato e di protezione delle vie aeree al chiuso e sui mezzi pubblici.
Ma, visto l’andamento dell’epidemia, è nato un dibattito sulla possibilità di imporre l’uso della mascherina anche oltre la fine del corrente mese.
Però, aspettando una decisione da parte del ministero della Salute sull’uso delle mascherine, ecco che cosa prevedono le norme in vigore.
Luoghi in cui non servirà più il green pass dal 1° maggio.
Anche se il certificato verde non cesserà di esistere, non sarà più richiesto.
Per tanto, dal primo maggio, non sarà più necessario il green pass rafforzato (vaccinazione o guarigione) per poter:
frequentare palestre e piscine al chiuso,
poter partecipare a feste e cerimonie, convegni e congressi,
entrare in discoteche e sale da gioco, coronavirus regole
andare al cinema e a teatro.
L’unica eccezione in cui sarà ancora utile, sarà per le visite in ospedale e Rsa, dove sarà necessario esibire il Super pass fino al 31 dicembre.
Non occorrerà più neanche l’obbligo di green pass base, che fino al 30 aprile è obbligatorio, per poter accedere:
al luogo di lavoro,
consumare in bar e ristoranti al chiuso,
salire su aerei, treni, traghetti e pullman intra-regionali,
partecipare a concorsi pubblici,
accedere alle mense,
andare allo stadio,
assistere a spettacoli teatrali e concerti all’aperto.
Mascherina al chiuso solo al lavoro e sui mezzi pubblici.
Per il 30 aprile è previsto anche la fine dell’obbligo della mascherina al chiuso; anche se ancora una decisione ufficiale non è stata presa.
Al momento, sembrerebbe che, l’orientamento del governo è quello di passare dall’obbligo alla semplice raccomandazione; però mantenendo alcune eccezioni e
cioè la Ffp2 dovrebbe restare obbligatoria per tutti i trasporti sia locali ( bus e metro ) che a lunga percorrenza ( treni e traghetti ).
Mentre non servirà più al ristorante, al bar, nei musei e in altri luoghi al chiuso, anche se ci sarà la raccomandazione a indossarla nel caso in cui ci si trovi davanti ad assembramenti.
Invece al lavoro potrebbe restare l’obbligo di mascherina chirurgica fino al mese di giugno.
Per quanto riguarda la scuola, si nota il pressing per toglierla, visto che invece, attualmente, secondo quanto disposto dall’ultimo decreto sul Covid di fine marzo, è
obbligatoria fino alla fine dell’anno scolastico.
Ancora devono essere definite le regole per poter assistere a spettacoli al chiuso ma anche all’aperto, in teatri, cinema, sale da concerto, per eventi e
competizioni sportive, come gli stadi.
Questi sono luoghi in cui la Ffp2 è per ora obbligatoria fino a fine aprile.
Obbligo vaccino fino al 15 giugno per gli over 50.
Per quanto concerne l’obbligo di vaccinazione rimarrà in vigore fino al 15 giugno per:
• gli insegnanti e personale scolastico,
• forze dell’ordine,
• tutti i cittadini dai 50 anni in su.
Ma bisogna precisare però che per queste categorie è stata prevista dal 25 marzo, la possibilità di tornare al lavoro con il Green pass base, basta il tampone, il cui obbligo
comunque verrà a cessare il 30 aprile.
Invece, il vaccino continuerà a essere obbligatorio e fino al 31 dicembre, solamente per i medici, il personale sanitario e delle Rsa.
Smart working semplificato fino al 30 giugno.
Nel settore privato, fino al 30 giugno, sarà possibile utilizzare la procedura semplificata di comunicazione del lavoro agile, cioè senza l’accordo individuale
tra datore e lavoratore. coronavirus regole
Inoltre, fino al 30 giugno, sono state prorogate pure le misure in tema di sorveglianza sanitaria dei lavoratori più esposti al rischio di contagio.
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