minuti illimitati
Riuscire ad orientarsi nel mercato della telefonia mobile può risultare al quanto difficile visto i diversi possessori della rete, operatori virtuali e le tantissime offerte che esistono.
Per poter stare dietro alla concorrenza, gli operatori più importanti fondano le loro offerte soprattutto sull’assenza di limiti e quindi: minuti di conversazione illimitati, sms illimitati
e qualcuno anche traffico internet senza limiti.
Ma in realtà bisogna porsi la domanda se “Illimitato” è l’aggettivo giusto da dover utilizzare e se effettivamente non ci sono limiti.
Bisogna sapere che per il dizionario della lingua italiana è “illimitato” tutto ciò “che non ha limiti di luogo, di tempo, di misura, eccetera o a cui non sono stati fissati limiti esatti”.
Invece per i vari operatori i limiti esistono e vengono fissati in modo preciso.
Basta pensare all’operatore WindTre che specifica all’articolo 6 delle Condizioni relative ai servizi, che sono state aggiornate a dicembre del 2021, che per i piani, le opzioni o promozioni
che includono traffico illimitato voce e sms o mms sono previste alcune regole: al massimo 160 minuti al giorno (200 sms/mms) e non oltre i 1250 minuti al mese (2000 sms/mms).
In più sono previsti anche ulteriori restrizioni e precisamente: il traffico verso altri operatori non può eccedere il 60% del traffico giornaliero o mensile e, in ogni caso, il 40% del traffico totale
non può essere indirizzato verso un unico operatore concorrente.
Per quanto riguarda il traffico dati illimitato possiede anche delle limitazioni, infatti lo scambio dati mensile è ritenuto anomalo se supera di almeno 5 volte la media del consumo dei clienti
con offerte analoghe e non può essere superiore, per tre mesi consecutivi, al volume del traffico medio mensile di clienti con offerte equiparabili.
In poche parole i limiti esistono, mentre secondo il vocabolario Treccani è illimitato tutto ciò che non ha limiti ben definiti. minuti illimitati
Inoltre WindTre rende noto di non fare uso di algoritmi per poter controllare il traffico dati o voce, perché può essere oggetto di indagini da parte dell’operatore e il servizio può essere
sospeso, oppure gli può essere proposto un altro piano tariffario dal quale è possibile recedere in modo immediato e senza penali.
Anche con Vodafone bisogna seguire delle regole; per questo operatore il termine “illimitato”, per la voce, coincide con un limite pari a 160 minuti giornalieri o 1250 minuti mensili.
Quindi per chi esce dai parametri, l’operatore, può imporre un’offerta più adatta alle sue necessità, dalla quale è possibile recedere a titolo gratuito.
MentreTim ha diverse limitazioni.
Per quanto riguarda l’offerta 5G Power Unlimited, i minuti mensili ritenuti accettabili sono 18.000 (600 minuti, ovvero 10 ore al giorno), tanti quanti gli sms.
Per il traffico internet, secondo Tim, è limitato a 600 Gb mensili, pari ad un traffico dati di 20 Gb al giorno, che se pur una quantità difficile da consumare è comunque non illimitata.
Poi esistono altre offerte che prevedono un tetto di 10.000 minuti al mese, per cui 5 ore al giorno o poco più.
In alcune delle offerte di Tim non
è specificata in modo chiaro una soglia di minuti di conversazione, ma se i limiti imposti per la voce e per i dati fossero superati, l’operatore propone al consumatore un altro piano
tariffario e per i dati ha anche la possibilità di limitare la velocità di navigazione.
Iliad non quantifica alcun limite ma ha il diritto di potere sospendere e risolvere il contratto nel caso in cui venisse riscontrato un “livello anomalo o sproporzionato di traffico in relazione
alle abitudini, alle caratteristiche o alla natura dell’utente”, senza precisare come viene quantificato questo uso anomalo. minuti illimitati
I motivi dell’esistenza delle limitazioni.
Gli operatori formulano offerte sia per i privati che per i clienti aziendali.
Se si verifica un eccessivo traffico voce o dati può far pensare che un contratto di telefonia destinato ai privati venga utilizzato a scopi professionali da call center, per attività di
Telemarketing o sondaggi.
Bisogna sapere che comunque nessun operatore è tanto fiscale da penalizzare i clienti non appena superano le soglie imposte.
Infatti c’è prima una fase di approfondimento al fine di evitare che offerte destinate al mercato consumer siano utilizzate da quello business.
La posizione del garante.
L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), non ha nulla da obiettare sull’utilizzo che gli operatori fanno dell’aggettivo “illimitato”, però impone che i limiti presenti siano
illustrati al consumatore con molta chiarezza.
Inoltre l’Agcom sorveglia con molta attenzione le continue rimodulazioni delle offerte da parte degli operatori.
Operatori e offerte.
Infine bisogna sapere anche che gli operatori di telefonia mobile possono essere dividere in due gruppi: il primo è quello degli operatori che hanno la licenza per lo spettro radio e posseggono
la rete, cioè le infrastrutture necessarie al funzionamento della telefonia. In gergo vengono chiamati Mobile Network Operator (MNO).
In Italia sono quattro: Tim, Vodafone, WindTre e Iliad ( che in determinate condizioni, si appoggia sull’infrastruttura di WindTre ).
Il secondo sono gli operatori virtuali, cioè quelli che si appoggiano su reti altrui, detti anche Virtual Mobile Network Operator (MVNO), e sono 25 ( anche se ce ne erano altri sul mercato che
però ora non sono più attivi ).
Anche questi appoggiavano sulle reti mobili di Tim, Vodafone, Wind e Tre (che all’epoca erano ancora due operatori separati tra loro), mentre Iliad non era ancora presente in Italia.
Ogni operatore offre diversi pacchetti per la telefonia mobile, creati per poter soddisfare le aspettative di ogni segmento di mercato.
Così prima di scegliere quello giusto per noi è importante leggere le condizioni contrattuali riportate sui siti di ogni singolo operatore e nel caso in cui si abbiano dei dubbi è bene chiedere
informazioni ai rispettivi call center.
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