ramoscello di ulivo
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Ogni festività possiede una pianta simbolo, ricavata dalla natura e se nel periodo natalizio si pensa all’abete e alla stella di Natale, a Pasqua il protagonista è certamente il ramoscello di ulivo, utilizzato come simbolo già molti secoli fa in culture diverse.
Bisogna sapere che l’Ulivo rappresenta pace, fratellanza, fede, vittoria, gloria e onore.
Si porta dietro una storia millenaria, in differenti culture ed epoche.
Infatti già nell’antica Grecia era considerato sacro, un dono di Atena agli uomini come simbolo di pace dopo aver sconfitto Poseidone.
Inoltre i vincitori delle Olimpiadi venivano, incoronati con rami di oleastro, l’antico antenato della pianta coltivata oggi.
I Romani associavano l’ulivo alla vittoria e al prestigio, pertanto lo utilizzavano per creare corone da assegnare ai cittadini di maggior rango.
In pratica era da considerarsi una sorta di status sociale.
Invece, per la tradizione cristiana, il ramoscello di ulivo trasmette principi alla base della fede stessa, poiché lo si può trovare in episodi chiave narrati nella Bibbia.
Ad esempio, nell’Antico Testamento, veniva portato in bocca dalla colomba quando tornò da Noè dopo il diluvio universale, in questo caso rappresentò un senso di rinascita e un nuovo inizio.
Quando Gesù entrò a Gerusalemme, la settimana prima di Pasqua, la folla lo accolse sventolando rami di ulivo in segno di osanna e di speranza per la pace messianica.
In più, l’ulivo rappresenta un emblema di forza vitale, visto la sua straordinaria capacità di poter resistere anche alle condizioni più difficili.
In conclusione il ramoscello di ulivo non appartiene esclusivamente alla tradizione cristiana, ma affonda le sue radici a moltissimo tempo prima, poi adottato anche dalla nostra cultura.
In generale il significato conferito al rametto di ulivo è lo stesso, sempre positivo, poiché simboleggia la vittoria, la rinascita e la resilienza.