conservare le castagne
Le castagne sono frutti buonissimi caratterizzanti il periodo autunnale che possono essere utilizzati in cucina sia per preparare ricette dolci che salate.
Queste nascono nei boschi dove la luce filtrata e l’umidità regnano sovrane, custodite da un’involucro pungente sono comunque molto ambite.
Anche se sono un ingrediente molto versatile da utilizzare in cucina, possono essere consumate crude oppure bollite o arrostite, poiché anche da sole sono davvero appetitose.
Certo che il fatto che possono essere reperite solo per un breve periodo, fa storcere il naso a tutte quelle persone che adorano questo frutto autunnale.
Ma in realtà ci sono diversi metodi utili a poter conservare le castagne per periodi molto lunghi, andando ad allungare per cosi dire, la vita di questo frutto prettamente autunnale, da due mesi ad un anno.
Ad esempio possono essere conservate in frigorifero, nel congelatore o mediante metodi alternativi.
Insomma diversi semplici metodi che ci consentiranno di poterle conservare sia cotte che crude ed utilizzarle poi al momento opportuno.
Congelare le castagne crude.
Prima di conservare le castagne a crudo bisogna assicurarsi che le castagne siano tutte buone e intatte.
Un metodo antico prevede di lasciare le castagne in ammollo per diversi giorni, avendo cura di cambiare l’acqua quotidianamente.
Quelle che emergono, rimanendo a galla, sono da scartare.
A questo punto, si può scegliere fra due opzioni: conservarle crude in congelatore, o conservarle crude in frigorifero.
Effettivamente utilizzare il congelatore per conservare le castagne e’ il metodo più semplice, grazie a questo si possono mantenere anche per 12 mesi.
Il procedimento è molto facile, occorre asciugare e incidere le castagne con un coltellino.
Poi chiuderle ermeticamente in un sacchetto apposito da freezer, oppure in un contenitore con valvola sotto vuoto.
Mettere le castagne crude in frigorifero.
Se invece si pensa di consumare le castagne entro un paio di mesi, basterà metterle in frigorifero. Quindi riporre le castagne crude in un sacchetto alimentare, oppure in uno di juta.
Chiudere bene e riporle in frigorifero nei cassetti delle verdure, ad una temperatura che non superi i 3°C.
Mettere le castagne al freddo, cotte e intere.
Le castagne sia lessate che arrostite, possono essere conservate sia in congelatore (da consumarle entro 6 mesi) che in frigorifero (per una conservazione di 1 mese).
Bisogna solo rispettare alcuni accorgimenti:
• se sono lessate, lasciarle asciugare perfettamente per poi riporle in un contenitore ermetico e poi in frigorifero, oppure in un sacchetto gelo, e poi in congelatore;
• se invece sono arrostite, eliminare la buccia e procedere allo stesso modo appena descritto.
Castagne cotte intere o schiacciate e messe al freddo.
Una volta cotte, devono essere sbucciate e poi si può decidere se frullarle o schiacciarle con uno schiaccia-patate.
Una volta fatto ciò trasferire la polpa in un sacchetto ermetico e congelare facendo uscire tutta l’aria.
Essiccare le castagne.
L’essiccazione può essere effettuata tramite l’apposito elettrodomestico, oppure tramite il forno. In entrambi i casi, bisogna:
• lessare le castagne;
• sbucciarle;
• farle asciugare;
• tagliarle a metà
• essiccare in forno a 180°C per non meno di 2 ore;
• o in alternativa essiccate nell’essiccatore a 60°C per non meno di 5-6 ore.
Castagne riposte nella sabbia.
Le castagne si conservano bene anche nella sabbia, perché sempre fresca, umida e al riparo dai raggi solari.
Per tanto basta riporre le castagne in una vaschetta, coprirle di sabbia e procedere così alternando gli strati.
L’ultimo dovrà essere uno strato di sabbia. Sarà possibile lasciarle a temperatura ambiente, fino a 2 mesi.
Trasformare le castagne in conserva.
Fare la crema di castagne è facilissimo:
• fare bollire 2 kg di castagne, con buccia;
• ricavarne la polpa e schiacciarla col passa verdure o con lo schiaccia patate;
• portare a bollore 600 ml di acqua con 500-600 gr di zucchero e, facoltativamente, anche i semini di 1 bacca di vaniglia;
• aggiungere le castagne schiacciate e fare cuocere a fuoco basso per un’ora, mescolando continuamente;
• travasare nei vasetti, precedentemente sterilizzati e praticare la chiusura sotto vuoto.