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diarrea bambini
La diarrea é un disturbo molto frequente tra i bambini. Gran parte delle forme più acute, sono da attribuire ad infezioni intestinali, perlopiù di origine virale, raramente sono dovute ad intossicazioni alimentari o farmaci.
Questa patologia reca forte disagio e preoccupazione, soprattutto per il rischio di disidratazione se si presenta nei bambini più piccoli ed in più è motivo di assenza sia da scuola e sia per genitori dal lavoro.
Generalmente la diarrea di origine virale, si risolve in 3/4 giorni, solamente 20/30% dei bambini può presentare il disturbo per più di una settimana.
Particolarmente nei primi due giorni, le gastroenterite virali possono essere accompagnate da vomito che va ad aggravare la perdita dei liquidi e a nausea che rende così difficile la reidratazione.
É fondamentale prendersi cura dei bambini sin da subito, prestando molta attenzione a eventuali sintomi allarmanti e facendo di tutto per favorire una guarigione veloce, cosicché da riuscire ad evitare che si perdano troppi liquidi con la diarrea e il vomito.
Di conseguenza è essenziale il costante controllo da parte del pediatra.
A cosa prestare attenzione.
La frequenza delle evacuazioni nei bambini cambia in base all’età e al tipo di alimentazione.
Ovviamente, un genitore o comunque la persona che si prende cura quotidianamente del piccolo, di norma sa riconoscere un aumento del numero delle defecazioni, ma in particolare la variazione della consistenza delle feci, che di fatto in caso di diarrea, diventano molto liquide.
In caso di gastroenterite possono comparire febbre, dolori addominali, crampi o dolori muscolari e molto spesso inappetenza.
I segnali che devono farci allarme sono:
feci improvvisamente acquose,
evacuazioni numerose,
presenza di muco e sangue nelle feci,
feci di colore nero come la pece.
In più è importante prestare molta attenzione nel caso in cui il bambino ha meno di 3 mesi e ha diarrea con febbre sopra i 38°C o se ha tra i 3 e i 36 mesi e ha diarrea con febbre sopra i 39°C.
Cosa succede nella pancia del bambino.
Quando un bambino ha la diarrea le feci sono molli perché nell’intestino c’è uno squilibrio tra la secrezione dei liquidi e il loro riassorbimento.
Di norma la parete dell’intestino é in grado di trattenere i liquidi e di riassorbirli; invece quando viene “attaccata” da un fattore aggressivo come: virus, batteri, tossine, parassiti, ecc, perde questa capacità.
Quando ciò avviene, la grande quantità di liquidi presente nel lume intestinale genera contrazioni delle pareti intestinali che vanno ad accelerare l’eliminazione dell’agente che ha causato la diarrea.
I crampi e o dolori, così come la perdita dei liquidi ( acqua e sali minerali ), se pur dolorosi e fastidiosi, rappresentano un importante meccanismo difensivo.
La parete intestinale, responsabile della digestione e all’assorbimento dei nutrienti, in condizioni normali rappresenta un importante difesa nei confronti di agenti estranei pericolosi.
Questo compito viene svolto formando una vera e propria barriera costituita da uno strato unito e compatto di cellule intestinali ( entro citi ), da uno strato di muco e dalla flora batterica buona ( 100.000 miliardi di microbi amici dell’intestino ).
In più è dotata di un considerevole numero di cellule immunitarie oltre che da forti capacità antiossidanti che proteggono l’intestino dai radicali liberi, sostanze che se prodotte in eccesso sono dannose per l’organismo.
Ecco perché, in caso di diarrea, é importante favorire un rapido recupero della funzione di difesa della barriera intestinale.
Cosa fare per aiutare il bambino.
In caso di diarrea é di fondamentale importanza cercare di evitare una grave disidratazione e questo rischio è tanto più tangibile quanto più il bambino è piccolo.
Ecco perché è necessario monitorare sempre lo stato di idratazione del piccolino e cercare di compensare il più possibile la quantità di liquidi persa.
Un’altra cosa fondamentale è quella di osservare attentamente il bambino per poi riferire al pediatra se il bambino è agitato, irritabile, oppure poco reattivo, letargico, se urina poco, se piange con poche o senza lacrime, se la mucosa della bocca è asciutta, se gli occhi tendono ad essere infossati e la fontanella, quando ancora aperta, risulta essere abbassata.
Per poter valutare con esattezza la quantità dei liquidi persi da un bambino é conveniente pesarlo sin dai primi sintomi, per poter monitorare volta per volta il peso, tenendo presente che ad ogni grammo in meno corrisponde un millilitro di liquidi persi.
Inoltre occorre sapere che per poter reidratare il bambino, non basta far bere semplicemente acqua, ma bisogna utilizzare una soluzione idratante orale, seguendo sempre però le indicazioni del pediatra.
Non é neanche opportuno ricorrere alle bevande zuccherate, succhi di frutta e dolci poiché l’alto contenuto di zuccheri può favorire il persistere della diarrea per effetto osmotico.
É importante continuare a far mangiare normalmente il bambino, seguendo un’alimentazione adeguata alla situazione e quindi evitando cibi troppo pesanti e grassi e gli zuccheri.
Bisogna favorire il recupero del bambino, facendolo riposare il più possibile e mantenendo la calma per non agitarlo più del necessario, soprattutto in caso di vomito.
È consigliabile supportare i meccanismi naturali di difesa dell’organismo mediante sostanze capaci di aiutare la barriera intestinale a recuperare in modo più velocemente possibile la sua corretta funzionalità.
Specifiche classi di sostanze naturali sono capaci di interagire in modo diretto con la parete intestinale, proteggendola, limitando la perdita di liquidi, difendendola dall’attacco di agenti aggressivi e andando a favorire il riequilibrio dell’ambiente e della flora intestinale.
È fondamentale limitare il contagio, evitando la frequentazione di altri bambini e altre persone e lavando frequentemente le mani.