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Nchiambara calabrese: la ricetta autentica della polenta fritta contadina

by Eleonora
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come fare la nchiambara

Un piatto povero, ma ricco di storia e sapore

La Nchiambara (pronunciata anche ‘nchiambara o ‘nchiambàra) è uno di quei piatti che nascono dalla fame ma lasciano il segno nel cuore e nel palato. È una ricetta tipica della Calabria, soprattutto della zona di Cosenza, preparata un tempo dai contadini con quello che avevano a disposizione: farina di mais, cipolle, acqua e peperoncino.

Piatto di recupero, spesso preparato con gli avanzi della polenta del giorno prima, la Nchiambara veniva poi fritta in padella o cotta su pietra calda, diventando croccante fuori e morbida dentro. Semplice, sostanziosa e saporita.


📝 Ingredienti (per 4 persone)

  • 300 g di farina di mais (gialla, a grana media)
  • 1 cipolla bianca o rossa (meglio se di Tropea)
  • 1 peperoncino calabrese secco o fresco
  • olio extravergine d’oliva q.b.
  • sale q.b.
  • (facoltativo) ciccioli di maiale, pancetta o lardo

👨‍🍳 Preparazione

  1. Soffritto rustico
    In una padella capiente fai scaldare un filo d’olio e rosola la cipolla affettata sottilmente insieme al peperoncino (e ai ciccioli, se usi la versione con carne). Deve appassire ma non bruciarsi.
  2. Versa la farina di mais
    Aggiungi la farina di mais a pioggia, mescolando rapidamente per non formare grumi. Subito dopo, versa acqua calda (circa 600 ml), poco alla volta, continuando a mescolare.
  3. Cuoci come una polentina
    Continua la cottura per circa 10–15 minuti, finché l’impasto diventa denso e si stacca dai bordi. Aggiusta di sale. La consistenza sarà più compatta di una polenta normale.
  4. Fai “nchjampari”
    Quando è pronta, puoi:
    • mangiarla così com’è, calda e cremosa (versione “al cucchiaio”), oppure
    • versarla su un piano oliato, farla raffreddare, tagliarla a fette e friggerla o grigliarla, per ottenere la classica consistenza croccante della Nchiambara “vera”.

🍽️ Come si serve?

La Nchiambara è un piatto unico, ma può essere servito anche come antipasto rustico o contorno. È perfetta con un bicchiere di vino rosso, un formaggio stagionato o un pezzo di soppressata calabrese. Calda è spettacolare, ma anche il giorno dopo, tagliata a fette e scaldata, è una meraviglia.


📚 Curiosità

  • Il nome nchiambara viene dal verbo dialettale ‘nchjamparisi, che significa “appiccicarsi”, per via della consistenza appiccicosa della farina di mais durante la cottura.
  • In alcune famiglie, si aggiunge menta fresca o origano selvatico per dare profumo.
  • È la “cugina calabrese” della frascatula o della polenta fritta, ma ha un’identità tutta sua.
Nchiambara Calabrese: Ricetta Tradizionale con Farina di Mais

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Nel blog si parlerà un po’ di tutto quello che può interessare alle famiglie, bambini, salute, curiosità, benessere, informazione e ricette.

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