gelato scongelato
Il gelato artigianale è uno dei dolci italiani più famoso al mondo, anche se la sua nascita e storia non può essere stabilita con precisione.
Effettivamente risalire all’origine del gelato non è semplice, poiché sono moltissime le testimonianze storiche e i riferimenti per quanto riguarda le antiche usanze
di conservare il latte e gli alimenti mediante il congelamento.
Inoltre sono anche molteplici i contrasti nati con il passare del tempo, per conquistarsi il vanto di inventore del gelato.
Bisogna sapere che in Italia la prima comparsa nella storia di bevande o dolci ghiacciati simili al gelato, avvenne in Sicilia sotto la dominazione araba
avvenuta nella nostra penisola nel IX secolo.
Infatti le popolazioni arabe erano solite consumare delle bevande fredde chiamate sherbet, ovvero succhi di frutta distillati al gusto di limone, arancia,
melograno, ciliegia, tamarindi e ciliegie.
Questi succhi venivano congelati in recipienti utilizzando la neve dell’Etna e delle montagne della zona ed addolciti grazie a della canna da zucchero
importata dalla Persia.
Proprio così nell’isola Siciliana nacque il primo antenato del gelato artigianale italiano.
Invece, se si fa riferimento alle ricostruzioni storiche dell’Istituto del Gelato Italiano, l’invenzione del gelato artigianale è avvenuta per merito della
cucina italiana e la sua nascita risale all’età Rinascimentale e il Cinquecento.
Il gelato è stato inventato in Italia dall’architetto Bernardo Buontalenti, alla corte di Caterina de’ Medici a Firenze, che
nel 1565, fu la prima persona ad attribuirsi l’invenzione del dolce italiano più amato al mondo, visto che proprio nella ricetta dei suoi buonissimi
sorbetti gelati era solito usare la maggior parte degli ingredienti del gelato utilizzati ancora tutt’oggi e cioè:
• latte
• panna
• albume d’uovo
• neve
• sale
• zucchero
• limone
In seguito si ebbe un importante secondo momento riguardante la storia del gelato quando nel 1686, il cuoco siciliano Francesco Procopio dei
Coltelli realizzò la prima miscela perfetta per poter sia produrre che confezionare il gelato.
Ma qualunque sia l’origine e l’inventore del gelato, questo è certamente un dolce super goloso da gustare in qualsiasi momento, soprattutto durante
le stagioni più calde per trovare ristoro dalla calura.
Una merenda ottima sia per grandi e bambini, preparati con latte, panna, uova e zucchero.
In seguito lavorati e refrigerati fino a ottenere una consistenza cremosa, il dolce estivo per eccellenza dai mille gusti a cui è difficilissimo poter rinunciare.
In realtà il gelato ha un solo difetto, cioè quando il gelato si è un po’ sciolto e poi viene ricongelato, non è più buono come prima e c’è un motivo per cui accade ciò.
Come si fa il gelato.
Il gelato viene montato, incorporando aria; il congelamento e la mantecazione dell’impasto avvengono in contemporanea e la massa aumenta di volume.
Le bolle d’aria e i cristalli di ghiaccio che si formano nel gelato durante il congelamento sono microscopici (20-50 micron) e vanno a conferire al gelato una consistenza vellutata.
Poi le bolle d’aria si ricoprono di grassi, che attirano le proteine.
Ma quando il gelato si scioglie, la sua struttura molecolare va a cambiare, poiché i cristalli di ghiaccio si dissolvono, rilasciando gli zuccheri immagazzinati.
In più le bolle d’aria fuoriescono, man mano che lo strato di grassi e proteine si assottiglia e così il gelato ritorna allo stato liquido.
Anche se si ricongela il gelato non sarà uguale a prima, visto che perdendo l’aria incorporata con la mantecatura, non sarà più soffice.
Di fatto i cristalli di ghiaccio che si andranno a formare saranno più grandi, intrappoleranno meno zuccheri e di conseguenza il gelato sarà più solido e granuloso.
Ecco spiegato il perché il gelato che si scioglie un po’, non dovrebbe essere più ricongelato.
Effettivamente cambia sia nel gusto che, soprattutto, la sua consistenza.
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