bonus benzina
Il 25 settembre si è riunito il consiglio dei ministri ed e’ stato approvato un pacchetto di misure da 1,3 miliardi di euro. Tra esse, c’è la proroga e il rafforzamento delle misure
contro il caro bollette e caro energia, il sostegno alle famiglie per i trasporti, con l’estensione della carta «Dedicata a te» per acquistare carburante e rifinanziamento del bonus Tpl.
È una tantum per poter acquistare carburante, che verrà caricato sulla social card per gli acquisti già prevista per le famiglie meno abbienti e cioè tutte quelle con Isee non superiore a 15 mila euro.
Lo stanziamento aggiuntivo equivale a 100 milioni, che saranno suddivisi tra circa 1,3 milioni di titolari della social card. L’importo preciso del bonus, corrisponde a circa 80 euro e
verrà definito entro trenta giorni con un decreto interministeriale.
C’è da dire che però Assoutenti definisce il bonus benzina un’elemosina, però promuove la proroga degli sconti in bolletta e il rifinanziamento del bonus trasporti.
Certamente al pacchetto contro il caro energia saranno destinati la maggior parte dei fondi disponibili della manovra.
Inoltre nel decreto si parla del condono per i commercianti.
Cambia la sanatoria sugli scontrini e salta la proroga per mettersi in regola sulle cripto-attività.
Bisogna sapere che nel nuovo decreto sono presenti solo 8 articoli, mentre erano 12 nella bozza circolata in precedenza.
Fra gli otto decreti presenti c’è ne è uno nuovo riguardante la riforma delle agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia elettrica, mentre un’altro riguarda disposizioni relative
alle spese indifferibili.
Mentre le violazioni su scontrini, fatture o ricevute fiscali potranno essere regolarizzate con il ravvedimento operoso. Quindi tutti i contribuenti che dal primo gennaio 2022 al 30 giugno
2023 hanno commesso una o più violazioni degli obblighi in materia di certificazione dei corrispettivi, avranno la possibilità di rimuoverle attraverso il ravvedimento operoso, il cui perfezionamento
dovrà avvenire entro il 15 dicembre 2023.
Le violazioni possono essere constatate fino al 31 ottobre 2023 e non devono essere state già oggetto di contestazione entro il perfezionamento del ravvedimento.
Alcune fonti provenienti dalla maggioranza, affermano che così facendo si è potuto evitare la chiusura di 50 mila piccoli esercizi.
La sanatoria è piaciuta moltissimo alla Confcommercio e Confesercenti dichiarando che qualsiasi siano gli interventi destinati a facilitare e a sanare il rapporto tra contribuenti
e fisco sono i benvenuti.
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