bonus studenti
Bonus studenti da 250 euro in arrivo, si tratta di un contributo economico destinato a tutti gli studenti di età compresa tra i 7 ai 25 anni.
Una misura che è ancora al vaglio del governo Meloni, in pratica è un nuovo aiuto per le famiglie italiane.
Questo bonus rappresenterebbe un reddito di gioventù, erogato mediante un assegno dal valore di €250 mensili, per un totale
di mesi 12; ma per il momento si tratta di una nuova proposta che dovrebbe essere inserita nella legge di bilancio 2024.
I destinatari sono gli studenti con età compresa tra il 7 e i 25 anni.
Al momento è solo una proposta del governo, che però potrebbe diventare effettiva tra pochi mesi.
Questo bonus è destinato alle famiglie che hanno un reddito fino a € 90.000, chiamato reddito di gioventù o assegno di gioventù e questa idea
è stata presentata dal deputato dei Fratelli d’Italia Tommaso Foti con una proposta di legge numero 1019, depositata alla camera il 17 marzo 2023.
In queste ultime settimane il governo sta effettuando una serie di verifiche per capire se di fatto questa misura potrà essere adottata oppure no, per
poi eventualmente essere inserita nel Pacchetto famiglia della legge di bilancio del 2024.
Questo Contributo economico dovrebbe essere destinato alle famiglie con dei figli di età compresa tra i 7 e 25 anni.
La richiesta dovrà essere effettuata dai genitori o dal genitore esercente la responsabilità genitoriale.
Però bisogna precisare che attualmente non sono chiari i criteri e la procedura con cui sarà possibile ottenere questo reddito di gioventù.
Nel caso in cui venga approvato, certamente sarà l’Inps ad erogare il bonus 250 euro mensili, per 12 mesi.
Inoltre, tale cifra, sarà maggiorata per il 100% per i figli con disabilità, mentre del 60% nel caso di nucleo familiare con un solo genitore.
Per momento non è noto come poter richiedere questo bonus poiché si tratta di una idea, ma probabilmente, proprio come è accaduto per gli altri aiuti
economici, saranno le famiglie a dover richiedere il contributo mediante una specifica procedura e richiesta della domanda.
In seguito dovrebbe essere sempre l’Inps a gestire sia le domande che l’erogazione.
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