Dal da Palazzo Chigi, fanno sapere che, purtroppo, non c’è il calo netto dei contagi che ci si aspettava due settimane fa, e numeri buoni sui quali fondare nuove disposizioni che potranno arrivare magari tra altre due settimane.
Per il momento, per poter uscire di casa e da questa quarantena è quasi certo che se ne riparlerà dopo il ponte del 1° maggio, ossia il 4.
Anche se certezze assolute sulla data ancora non ce ne sono.
Sebbene ci sono pressioni per quanto riguarda le riaperture, almeno per fabbriche e aziende, fatte sia da Matteo Renzi che Federacciai il premier Conte, dice che è prematuro fare previsioni rispetto ai tempi in cui tutte le attività produttive e quelle commerciali potranno ripartire.
In più ha la speranza di poter tornare quanto prima alla normalità, riducendo gradualmente le restrizioni per evitare che gli sforzi sin qui compiuti da tutto il Paese siano vani.
Nelle prossime ore, sarà varato, un nuovo decreto per prorogare il lockdown fino a dopo Pasqua.
Quindi fino a sabato 18 aprile. Facendo bene i calcoli da lunedì 20 al 30 aprile, tolto il weekend del 25, restano solo 8 giorni lavorativi.
Dopo, c’è un lungo ponte di tre giorni, che parte dal 1 maggio, e sicuramente non sarebbe il caso di lasciare in massa gli italiani in libera uscita dopo quasi due mesi barricati in casa.
Ed ecco perché si arriva al 4 maggio.
Anche se, probabilmente, il governo potrebbe autorizzare, sempre nella seconda metà di aprile, possibili mirate aperture sul fronte industriale.
Tale decisione verrebbe affidata localmente ai prefetti, che valuteranno il rispetto dei protocolli di sicurezza e degli accordi sindacali per garantire il distanziamento sociale e la salvaguardia della filiera delle singole aziende.
A frenare le speranze di una ripresa a breve di una vita normale, ci pensa Walter Ricciardi, consigliere del ministro Speranza tra i componenti del comitato tecnico scientifico che ragionando sul dopo-quarantena dice che non significa poter tornare alla vita di prima. Che la vita normale (Spiagge, concerti, aperitivi nei locali) si potrà riprendere fra molto tempo. Infatti non sarà possibile almeno fino a quando non avremo trovato una terapia o un vaccino contro il Coronavirus.
Anche se per la maggioranza degli scienziati e secondo anche le previsioni dell’Einaudi Institute for Economics and Finance, anche se le misure restrittive dovessero durare fino al 4 Maggio, nulla potrà realmente cambiare ( per tutto il mese) visto che ipotizzano per la seconda o terza settimana di maggio la fine dei contagi.
Si sta pensando di far ripartire il paese mandando al lavoro le persone, che dopo accurati accertamenti, risulterebbero aver già contratto il virus e perciò immunizzati per qualche mese almeno dal rischio di reinfettarsi. Ma questi dati non sono al 100% affidabili.
In più si sta pensando di attivare la app che, agganciandosi ai Gps dei nostri cellulari consentirà di rintracciare e isolare chi ha avuto contatti con i positivi accertati.
Cercando così di interrompere la catena dei contagi in modo digitale.
Le misure restrittive fini al 4 Maggio.
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