Vladimir Putin ha comunicato che il ministero della Sanità russo, ha registrato il primo vaccino contro il coronavirus nel mondo e che sua figlia ne ha già ricevuto una dose.
Questo è quanto rende noto Russia Today, citando il presidente russo, secondo il quale il vaccino, che è stato sviluppato dall’Istituto Gamaleya di Mosca, ha ricevuto il via libera dal ministero della Sanità.
Putin ha detto anche che alla figlia è già stato somministrato il vaccino, che le ha procurato una lieve febbre, durata poco tempo.
Il presidente, durante una riunione del governo dice che il vaccino funziona in modo efficace, garantisce un’immunità stabile, ha superato tutti i controlli e rivelando anche il nome scelto cioè Sputnik V.
Il ministro russo della Sanità, Mikhail Murashko, ha precisato che il vaccino sarà prodotto in due sedi, nell’istituto di ricerca pubblico Gamaleya e di Binnopharm.
I primi si quali verrà somministrato saranno medici e insegnanti; inoltre ha affermato Murashko che alcuni Paesi stranieri hanno già mostrato interesse ad acquistarlo.
Murashko, però, ritiene necessario offrire la vaccinazione sia a coloro che lavorano con persone infette, quindi ai medici, sia ai lavoratori e alle persone dalle quali dipende la salute dei bambini, per cui gli insegnanti; ma ha assicurato anche che allo stesso tempo, inizierà la circolazione graduale del vaccino tra la popolazione civile.
Secondo quanto riferiscono le agenzie di stampa russe, citando il ministero della Salute, il vaccino sarà messo in circolazione il primo gennaio 2021.
La produzione industriale del vaccino russo anti-Covid-19 sarà avviata da settembre.
I Paesi che hanno pre-ordinato circa un miliardo di dosi del nuovo vaccino russo sono già 20.
L’Organizzazione mondiale della Sanità si dimostra cauta.
“Accelerare non dovrebbe significare compromettere la sicurezza”, Un portavoce, di nome Tarik Jasarevic, in una conferenza stampa, dice che accelerare non dovrebbe compromettere la sicurezza ed in più l’Oms è in contatto con le autorità russe e quelle di altri Paesi per studiare i progressi nelle ricerca su diversi vaccini.
Il portavoce ha sottolineato anche che l’organizzazione è incoraggiata dalla velocità con cui si sviluppano i vaccini e spera che, alcuni di essi si possano dimostrare sicuri ed efficienti.