rispondere a provocazioni
Sicuramente ad ognuno di noi sarà capitato di essere provocato, venendosi a trovare quindi in una situazione davvero spiacevole che porta a reagire
impulsivamente e a comportarsi quindi proprio come il nostro interlocutore vuole.
Infatti bisogna partire dal presupposto che una provocazione non è mai casuale.
Generalmente la persona che si ha davanti ci provoca volutamente per riuscire a valutare la nostra reazione e constatare anche se il sangue ci sale al cervello
e portandoci poi a reagire in base al proprio istinto; così facendo si innesca un meccanismo secondo cui allora l’altro provocherà e tu t’infurierai.
Queste situazioni sono molto comuni nel posto di lavoro, in famiglia oppure con una persona della propria comitiva.
Bisogna sapere che esistono diverse forme di provocazione; esiste la presa in giro vera e propria, la derisione, l’offesa, l’essere attaccati o accusati ingiustamente di qualcosa.
Può manifestarsi sia verbalmente che non e quindi attraverso un atto di violenza.
Sicuramente chi patisce la provocazione prova sofferenza, che può causare sia un disagio silenzioso che collera.
Effettivamente lo scopo del provocatore è proprio quello di infastidire la persona da lui prescelta.
In realtà esistono dei metodi da poter utilizzare per evitare di rispondere in malo modo alle provocazioni subite e provare sofferenza per queste.
Non reagire mai bruscamente ma rispondere con astuzia.
Per poter attuare questo consiglio occorre imparare a controllare le proprie reazioni ed evitare per tanto, di reagire in modo impulsivo alla provocazione subita
poiché se lo si fa il provocatore prova molta soddisfazione visto che ha raggiunto il suo scopo.
Per non dare soddisfazione al provocatore bisogna rispondere con furbizia; magari usando il senso dell’umorismo, dando una risposta che lascia trapelare tutta la
propria indifferenza alla provocazione subita, giocando la carta dell’autoironismo, ridendo come se avesse fatto una battuta.
Queste sono delle risposte che non daranno modo al provocatore di controbattere perché non ha ottenuto la reazione da lui desiderata.
Accettare le critiche.
Spesso può capitare che alcune persone dicano cose giuste però utilizzando toni sbagliati, per cui bisogna valutare bene ciò che ci viene detto, cercando di
capire se si tratta di una provocazione infondata o se di fondo c’è una verità della quale bisogna prenderne atto.
Sicuramente non bisogna sopportare la provocazione ma reagire come descritto precedentemente ed e’ molto utile valutare la critica e usarla per migliorarsi.
Rispondere in modo deciso.
È consigliabile rispondere in modo fermo, consapevole e deciso; esprimere il proprio punto di vista, il proprio pensiero ed opinione è tutto ciò cercando di rispettare l’altro.
Innanzitutto prima di rispondere è utile fare un bel respiro profondo, in modo tale che la provocazione non possa causare lo stress desiderato, infatti un lungo
respiro aiuta ad ossigenare bene il cervello e ridurre così stress e tensione muscolare. Insomma bisogna reagire con consapevolezza, riconoscendo la provocazione per quella che è.
Fare una domanda.
È possibile fare una domanda per indagare e chiedere il perché di una certa affermazione o accusa, quindi chiedere una spiegazione.
Effettivamente se si fa una domanda sicuramente si va a ridimensionare una provocazione e così il proprio interlocutore rimane spiazzato, poiché non può più
andare avanti attaccandoci ma deve, per forza di cose, risponderci in maniera adulta e razionale, andando poi a rendersi conto da solo di come ciò che ha detto è infondato.
Inoltre porre una domanda è utile anche per distogliere l’attenzione dall’accusa, riuscendo pure a dimostrare all’altro che si è superiori e che l’attacco non ha fatto breccia.
L’identikit del provocatore.
Bisogna sapere che, solitamente, un provocatore ha l’abitudine di deridere, sminuire e criticare gli altri perché, molto probabilmente, dietro questo comportamento
vi è un profondo senso di insicurezza personale.
In pratica si sente solo, non riesce a farsi accettare dal contesto, si sente inadeguato, non sa controllare le proprie paure oppure sente la necessità di ricevere maggiori attenzioni.
Infatti provocando riesce a ricevere l’attenzione di cui ha bisogno, in questo modo riesce a sentirsi meno inadeguato visto che spinge l’altro a sentirsi nello stesso modo
e quindi riesce così a soddisfare i suoi bisogni.
Invece se si reagisce nel modo giusto a una provocazione è molto utile per se stessi ma anche per il provocatore il quale riceverà ciò di cui ha bisogno ma in modo sano per entrambi.
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