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assicurazione auto
A causa del Coronavirus, molte macchine stanno quasi sempre parcheggiate, tranne, ovviamente, quelle dei proprietari che devono andare per forza al lavoro.
Per tanto si stanno verificando ingenti danni al settore; infatti se si prende in considerazione il punto di vista industriale, l’uscita di molti modelli è stata rinviata e di conseguenza la
vendita ha subito una drastica riduzione.
Senza poi contare i danni causati alle auto dall’immobilità, tipo quelli alla batteria principalmente e alle ruote.
Teoricamente, se le gran parte delle auto stanno ferme, i sinistri si sono notevolmente ridotti, per cui l’assicurazione auto dovrebbero decisamente ridurre le proprie tariffe.
Effettivamente in alcune regioni è stato proprio così, mentre in altre invece no.
Calo assicurazione auto per Coronavirus.
Secondo un recente report di SOStariffe.it, che è uno dei maggiori portali in Italia per il confronto delle RC Auto (e non solo), il costo medio dei premi per tutti i guidatori di
età compresa tra i 35 anni e i 54 anni, si è abbassato anche del 23% se messo a confronto con il periodo precedente alla pandemia.
Più precisamente dall’analisi effettuata dal portale web, è risultato che in tutto lo Stivale il costo medio della RC Auto è calato dell’11,6% rispetto ai prezzi rilevati precedentemente.
Però bisogna dire che, questa diminuzione in alcune regioni è stata più sensibile che in altre: ad esempio gli automobilisti pugliesi hanno visto un calo dei premi RC Auto del
23,4%, quelli lombardi del 20,1% e quelli liguri del 18,6%.
Mentre, invece, Valle d’Aosta e Abruzzo hanno avuto una tendenza diversa, infatti si è verificata una crescita dei costi dell’RC Auto rispettivamente del 2,7% e del 14,6%.
Cosa cambia per assicurazioni auto con Coronavirus.
Con il Decreto cura Italia è stato prolungato da 15 a 30 giorni il tempo di durata delle assicurazioni auto dopo la scadenza, per tanto si avrà più tempo per pagare.
Questo è stato pensato apposta per poter ridurre, il più possibile, l’intasamento negli uffici assicurativi che si viene a creare per poter rinnovare il premio, anche se c’è da dire
che le modalità di pagamento sono diverse, ma pure per dare ossigeno a chi è in difficoltà economica a causa della chiusura di molte attività.
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